I danni ambientali sono enormi con gran parte del petrolio, fuoriuscito durante gli 86 giorni che il pozzo restò aperto, dispersi sul fondo del mare e fra le spiagge e le paludi circostanti per un'area di oltre 100 miglia intorno al pozzo.
In seguito all'incidente, sull'onda emotiva e per le proteste degli abitanti della costa, dei pescatori e delle associazioni ambientalistiche, Obama decise per uno stop alle trivellazioni offshore. Uno stop che non è mai stato veramente applicato ma che ora viene proprio definitivamente revocato.
E' bastato che le TV ed i giornali non ne parlassero più e dopo un anno nessuno si ricorda più del disastro e via a ripartire con le trivellazioni offshore nel Golfo del Messico (pure da parte della stessa BP) come se nulla fosse successo.
Le promesse di aumentare la ricerca e l'utilizzo di fonti energetiche alternative e pulite restano sempre e solo promesse. La lobby del petrolio è troppo forte.